mercoledì 31 luglio 2013

Questo libro mi è piaciuto troppo

L'arte della gioia  -  Goliarda Sapienza




Come è stato bello crescere con Modesta, innamorarsi, arrabbiarsi, amare, soffrire e gioire nella Sicilia del secolo scorso.
"L'arte della gioia" è stato una vera rivelazione, per me, ed anche una conferma di tanti pensieri, intuizioni, dubbi e convinzioni che in questi anni mi hanno sfiorata ed aiutata a crescere. Mi hanno aiutata ad abbandonare pregiudizi nei confronti di chi è diverso da me e a rispettare di più le opinioni ed i modi di vita altrui, facendomi abbandonare quella smania, che prende molti, di voler modificare le vite degli altri per conformarle alle proprie esperienze ed ai propri gusti.
E' vero che Modesta potrebbe anche passare per egoista, per persona che va dritta per la sua strada e non dubita mai. Dopotutto è lei la protagonista del romanzo, è lei che racconta e si racconta in prima ed in terza persona (quasi a volersi osservare dal di fuori). A ben leggere, però, la sua vita è un continuo susseguirsi di dubbi ed incertezze, sul proprio sentire e sul proprio agire, dubbi che lei valuta ed "ascolta" attentamente prima di decidere la propria rotta ed allora, allora sì, andare dritta per la strada che ha scelto senza curarsi dei pregiudizi, delle credenze, delle consuetudini e delle tradizioni.

Resta un mistero, come un simile libro abbia dovuto attendere, in Italia, vent'anni prima di trovare qualcuno disposto a pubblicarlo.

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