domenica 27 aprile 2014

Difficile da leggere, ma necessario.


È stata una lettura, per certi versi penosa. Soprattutto nella seconda parte, quella dedicata alle torture che riserviamo a coloro che oramai, nella cultura dominante, sono diventati degli oggetti, dei prodotti ed hanno perso i connotati utili ad identificarli come esseri viventi; perdendo anche ogni diritto alla compassione ed all' amore. 
Questo libro fa riflettere, come già fecero i libri di Safran Foer (Se niente importa) e di Masson (Il maiale che cantava alla luna).

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