venerdì 7 febbraio 2014

Il cielo di stagno



E' il quarto libro della serie di Martin Bora che leggo e, forse anche perché l'ultimo scritto dall'autrice, è quello che più mi ha chiarito da cosa sono attratta.
Non è tanto la trama in sé a farmi apprezzare i libri della Pastor, non tanto il dipanarsi degli intrighi e la soluzione dei gialli, quanto piuttosto la vicenda umana di Bora e di quanti, tedeschi come lui, hanno vissuto ed agito in quel periodo storico.
Sono i pensieri ed i travagli intimi di fronte all'evidente delirio ed abominio di determinate decisioni, che mi interessano.
Sono i metodi di elaborazione dei fatti, le scelte possibili, le risoluzioni attuabili, a volte dolorose, che l'uomo trova per salvarsi.
Sono i mezzi a cui il vero sé attinge per costringersi a mantenere la propria lucidità e soprattutto la propria Umanità.

Nessun commento:

Posta un commento