martedì 2 luglio 2013

Nutrirsi





"Avete fame e prendete un frutto, per esempio una pesca.
Mangiandola soddisferete la vostra fame e sicuramente troverete
quel frutto gradevole al gusto. Ma una volta mangiata, di quella
pesca non rimane più niente: la pesca non c'è più e dovete
cercarne un’altra. E arriva poi anche il momento in cui vi
sentite sazi, e dunque il piacere si interrompe… Immaginate ora
che invece di mangiare quella pesca vi accontentiate dapprima di
odorarla: quel frutto rimane intatto e voi non smettete di
riceverne gli effluvi profumati. Dunque un doppio vantaggio: non
solo conservate il frutto, ma inoltre non provate sazietà,
poiché non si è mai sazi di un profumo. 
Questa immagine vi fa comprendere una realtà della vita
spirituale. Io non ho alcuna intenzione di esortarvi a che vi
nutriate respirando solo il profumo dei frutti! Per vivere
bisogna mangiare. Tuttavia, è interessante sottolineare la
differenza fra l'atto di mangiare, cioè assorbire un nutrimento
materiale, e quello di respirare, ossia assorbire un nutrimento
sottile. "

Omraam Mikhaël Aïvanhov 

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