"Avete fame e prendete un
frutto, per esempio una pesca.
Mangiandola soddisferete la vostra fame e
sicuramente troverete
quel frutto gradevole al gusto. Ma una volta mangiata,
di quella
pesca non rimane più niente: la pesca non c'è più e
dovete
cercarne un’altra. E arriva poi anche il momento in cui vi
sentite
sazi, e dunque il piacere si interrompe… Immaginate ora
che invece di
mangiare quella pesca vi accontentiate dapprima di
odorarla: quel frutto
rimane intatto e voi non smettete di
riceverne gli effluvi profumati. Dunque
un doppio vantaggio: non
solo conservate il frutto, ma inoltre non provate
sazietà,
poiché non si è mai sazi di un profumo.
Questa immagine vi fa
comprendere una realtà della vita
spirituale. Io non ho alcuna intenzione di
esortarvi a che vi
nutriate respirando solo il profumo dei frutti! Per
vivere
bisogna mangiare. Tuttavia, è interessante sottolineare
la
differenza fra l'atto di mangiare, cioè assorbire un
nutrimento
materiale, e quello di respirare, ossia assorbire un
nutrimento
sottile. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov
Nessun commento:
Posta un commento