venerdì 28 settembre 2012




"I discepoli di un Maestro spirituale somigliano spesso a quegli
escursionisti che, trovandosi ai piedi di una montagna, si
guardano bene dallo scalarla. La montagna è lì davanti a loro:
benissimo, ne sono molto contenti e la ammirano, ma la montagna
è quella che è, ed essi, rimanendo in basso restano ciò che
sono. Ogni tanto, gettano uno sguardo verso la cima augurandosi
che questa si abbassi un po' fino a loro, ma la cima continua a
svettare verso il cielo.
Nell'immagine della vetta, si può vedere non soltanto un Maestro
spirituale, ma anche tutti quegli esseri che – ciascuno nel
proprio campo – sono giunti ad una visione superiore delle
cose. Essi non devono mai scendere dalle altezze che hanno
raggiunto, ma devono anzi cercare di attirare fino a sé gli
esseri umani. E se questi non vogliono salire, peggio per loro:
bisogna lasciarli! Direte che è crudele. No, perché anche senza
scendere, i grandi esseri continuano a proiettare verso i loro
fratelli umani qualcosa del proprio pensiero e del proprio amore."

Omraam Mikhaël Aïvanhov 

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